lunes, 23 de mayo de 2016

CRISTINA FRAU DE ANGELI...MA CHI E QUESTA BELLA PRINCIPESSA? Dichiarazioni spontanee Quién es esta bella princesa? Declaraciones contra los inquisidores

MA CHI E QUESTA BELLA PRINCIPESSA?  Dichiarazioni spontanee 2015.

Quién es esta bella princesa?  Declaraciones contra los inquisidores, 2015

(Declaraciones de Cristina Frau de Angeli) Cortesía de Carlos Carralero

UN PROCESSO SENZA PROVE
Cristina Frua De Angeli

(Dichiarazioni spontanee depositate il 10 settembre 2015)

In un libro, Ma chi è questa bella principessa? (1994), racconto il mio itinerario intellettuale iniziato nel 1974 nel movimento culturale fondato da Armando Verdiglione. E narro la storia della nascita dell’industria lombarda attraverso gli archivi, le lettere, le testimonianze dei Breda e dei De Angeli Frua, una dinastia di grandi industriali che hanno creato imprese dal nulla e hanno dato un contributo rilevante allo sviluppo industriale del nostro paese; ma anche dei Gunalachi, nativi dell’isola di Creta, dei Rusic e dei Topic, costruttori di navi che trasportavano merci in tutto il Mediterraneo e fino in America, approdati a Trieste nel primo scorcio del Novecento, città aperta e cosmopolita, di ricchissima cultura e grande accoglienza, dove s’intrecciavano e si dipanavano storie e vite e la vita si mischiava con la letteratura.
La mia è una famiglia di collezionisti d’arte. Il bisnonno, Ernesto Breda, il fondatore delle acciaierie Breda, aveva una bella raccolta di opere d’arte dell’Ottocento; mio nonno Carlo, industriale di talento, è internazionalmente riconosciuto come uno dei più grandi collezionisti d’arte del Novecento in Europa, amico di Picasso, fondatore di riviste d’arte, finanziatore di artisti e di Gallerie, quali il Milione di Ghiringhelli. Io ho proseguito, per quanto ho potuto, la sua opera. Ho raccolto opere d’arte, ho incontrato e scritto di artisti, pittori e scultori in varie parti del mondo e ho venduto opere d’arte Della mia collezione alla Villa San Carlo Borromeo. Non ne ho tratto nessun guadagno: lo scopo era quello di accrescere il patrimonio della Villa san Carlo Borromeo e di ammirare le opere e farle ammirare, esposte alle pareti di una Dimora storica, in un Museo vivente, anziché tenerle per me, custodite in cassaforte. Queste vendite io le ho fatte dopo avere consultato esperti, fiscalisti, giuristi, in modo che fossero trasparenti e corrette.
Da mio nonno Giorgio Gunalachi ebbi la prima edizione completa delle Gesammelte Werke di Sigmund Freud. Da qui la curiosità verso la psicanalisi, che ha indirizzato i miei studi e la mia vocazione.
Si capisce come, da questo intreccio di famiglie, sia sorta l’idea di trovare una combinazione tra arte, cultura e impresa; proseguire, in modo differente e nuovo, una tradizione  che aveva radici lontane; restituire così, per quanto possibile, l’eredità culturale e artistica di cui avevo avuto la fortuna di disporre, facendo tesoro delle avversità, dei dolori e delle difficoltà che mi ero trovata a attraversare, praticamente da sola. Un processo di valorizzazione e di restituzione in qualità. E una testimonianza.
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Nel 1974 ho incominciato a frequentare il Movimento culturale fondato da Armando Verdiglione, e da allora la mia formazione non è mai cessata.
Nel 1978 ho costituito, con alcuni amici, la società editrice Spirali s.r.l., per l’edizione di libri e riviste (www.youtube.com/user/spiraliedizioni). Insieme, abbiamo fondato  “Spirali. Giornale di cultura internazionale”, con una tiratura di cinquantamila copie distribuite in tutta Italia, in edicola e in libreria, e con centinaia di abbonati in Italia e all’estero. Ho fondato l’Associazione Amici di Spirali, che, accanto ad altre numerosissime  associazioni che stavano sorgendo in molte città italiane, da nord a sud, contribuiva,
attraverso il lavoro dei suoi iscritti, alla promozione, alla vendita, all’organizzazione di convegni e presentazioni della rivista e dei libri.
Alle associazioni, che vengono qui criminalizzate (associazione a delinquere), o ritenute inesistenti, collaboravano e collaborano ancora oggi, a quasi quarant’anni di distanza, centinaia e centinaia di persone differenti per estrazione sociale, ceto, nazionalità, lingua, studi, preparazione, formazione, professione, qualità, doti; persone che dedicano da anni parte della loro giornata alla promozione e alla creazione di avvenimenti, congressi, corsi, master, festival, libri, riviste, articoli, mostre, alla valorizzazione di artisti e di opere d’arte, al restauro di beni storici, all’insegna del secondo rinascimento delle arti e delle scienze, per un’Europa della cultura e dell’arte.
Tutto questo impegno richiede disciplina, umiltà, intelligenza, abnegazione, preparazione accurata, qualità organizzative e pragmatiche e si traduce in un costante e preciso lavoro quotidiano, che non ha mai avuto sosta, non vacanze, non interruzioni, cui hanno collaborato centinaia e centinaia di giovani e intellettuali, tra cui moltissime donne – sarebbero le “adepte”? Perché mai, ancora oggi, quando una donna si dedica a una causa, c’è sempre chi ritiene che lo faccia perché influenzata, plagiata, soggiogata, sottomessa da un dominus?
Occorre, sopra tutto, ingenuità e infinito entusiasmo e l’idea che tutto ciò contribuirà, per un granello, alla costruzione di una società in cui la cultura e l’arte siano la base del vivere civile, e la bellezza non sia più oggetto d’invidia sociale e di persecuzione.
Linguistica, psicanalisi, filosofia, storia dell’arte, cifrematica, brainworking, editoria, traduzione di saggi e di libri, edizione di riviste, dalla stesura dei testi fino all’impaginazione e alla stampa, e poi la distribuzione, la promozione, la diffusione e la vendita: questi erano gli ambiti della mia attività.
Raccoglievo, con altri amici, la pubblicità per le riviste Spirali e Spirales (due riviste differenti, con articoli e autori differenti, che venivano pubblicate una in Italia e una in Francia. A Parigi avevamo la redazione, dove mi recavo ogni quindici giorni). Mi presentavo nelle grandi aziende e offrivo pagine a colori: ecco una rivista nuova, dicevo, una rivista di cultura e di arte, e quelli mi guardavano incuriositi, era la prima volta che una rivista culturale raccoglieva pubblicità. Quasi sempre mi congedavano con un contratto firmato. Organizzavamo dibattiti e presentazioni a tappeto in tutte le città d’Italia, attraverso le numerosissime associazioni che sorgevano per iniziativa dei giovani che, in

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quelle città, operavano, studiavano, lavoravano. Un movimento inarrestabile. Erano gli anni della violenza e dell’odio, del terrorismo e della droga. Bastava poco, a chi era giovane allora, e la sua vita era segnata.
Quanti viaggi e quanti in giro per il mondo per raccogliere testimonianze e interviste, articoli e contributi di grandi scrittori, registi, uomini di teatro, psicanalisti, architetti, da Burroughs a Ferlinghetti, da Moravia a Calvino, da Prezzolini a Jean d’Ormesson a Jurij Naghibin, da Carmelo Bene a Fellini, a Michelangelo Antonioni a Lina Werthmüller a Alain Robbe Grillet a Krzysztof Zanussi, da John Cage a Lukas Foss, da Thomas Szasz a Octave Mannoni, da Elie Wiesel a Marek Halter a Amos Oz, da Shusako Endo a Kenzo Tange, a ma anche di imprenditori e scienziati, di fisici e di informatici, di esperti di marketing e di pubblicità, di stilisti e designer, di compositori e artisti, dando vita a uno straordinario dibattito internazionale e intersettoriale fuori da qualsiasi schema ideologico.
Me li ricordo uno a uno, con i loro volti, i loro nomi, le battute, il sorriso.
Sulle pagine di Spirali, nelle sale delle nostre associazioni e della Fondazione, nelle città d’Italia e d’Europa, a Milano, in via Crivelli e in piazza Duomo, in via Victor Hugo e alla Villa San Carlo Borromeo, nei nostri congressi in giro per il mondo, da Tokyo a New York, da Caracas a Gerusalemme, da Mosca a San Pietroburgo, a Londra, Parigi, Lisbona,Francoforte, Lubiana, e ancora, sono passati i migliori esponenti della civiltà, e ciascuno ha potuto parlare liberamente in un confronto aperto e portare la sua esperienza e la sua novità.
Lo scopo delle nostre associazioni, il motivo della costituzione delle società è ed è sempre stato unicamente culturale. Società vere, con i loro statuti effettivi, le loro attività imprenditoriali, che si avvalgono, per statuto, del contributo delle associazioni e di migliaia
di associati.
Tutto il mio lavoro in questi 40 anni dimostra come lo scopo della società editrice che ho contribuito a fondare sia sempre stato quello indicato nello statuto: pubblicare libri, fare cultura, e certamente non evadere le imposte.
Ribadisco che tutte le fatture, la documentazione contabile e le note di vendita si riferiscono a operazioni effettive, documentate, frutto del lavoro di molte persone, come dimostra l’intensa attività prima della società Spirali s.rl.l poi della società The Second Renaissance s.r.l.: oltre 1000 libri pubblicati, 8 riviste, 20.000 autori, 40.000 copyright, centinaia e centinaia di congressi, conferenze, festival, mostre, presentazione di libri, partecipazioni a fiere internazionali, digitalizzazione di testi, archiviazione di documenti, produzione di foto, migliaia di ore di registrazioni video, di audio, di film, costruzione di siti e portali, creazione di Musei (Museo Spirali, Museo Zephyros, Museo della Villa San Carlo Borromeo, ecc).
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Migliaia le recensioni e gli articoli dedicati ai nostri libri, usciti in Italia e all’estero, centinaia i libri adottati in varie università quali strumenti di studio e di formazione, e la traduzione di autori italiani all’estero.
Con il nostro lavoro, attraverso le società e le associazioni, noi abbiamo promosso la lettura, la scrittura, la traduzione, abbiamo fatto conoscere gli autori italiani all’estero, siamo stati ambasciatori ante litteram del Made in Italy della cultura e dell’arte in tutto il mondo. Abbiamo contribuito a fare conoscere in Italia, attraverso la traduzione e la pubblicazione dei loro libri, grandi scrittori stranieri, abbiamo introdotto un dibattito internazionale che era assente in Italia.
Per fare solo un esempio, i più significativi esponenti del dibattito culturale in Francia degli ultimi quarant’anni sono fra gli autori della nostra casa editrice: André Glucksmann, Bernard-Henri Lèvy, Jacques Henric, Vivianne Forrester, Jean Daniel, Jacques Attali, Alain Finkielkraut, Jean-Toussaint Desanti, Robert Badinter, Eugène Ionesco, Marek Halter, Jean-Pierre Faye, André Fontaine, Jean d’Ormesson, per citarne solo alcuni.
Abbiamo creato una scuola di editoria, una straordinaria bottega secondorinascimental dove centinaia di giovani, negli anni, hanno potuto cimentarsi e formarsi nella scrittura, nella traduzione, nella cura redazionale, nell’impaginazione, nelle ricerche storiche, bibliografiche, iconografiche, nel complesso processo dell’edizione. Hanno imparato un mestiere di qualità, sul campo, e ne hanno tratto vantaggio per la loro vita.
Di questo immenso sforzo, di questo lavoro portato avanti in tanti anni io vado fiera, e respingo fermamente le accuse che mi vengono rivolte.
Di questo e di molto altro, che dirò, io mi occupavo a tempo pieno prima del 18 novembre 2008.
Le banche con cui abbiamo lavorato, e i funzionari di banca, i direttori, i presidenti che ho avuto modo d’incontrare, erano perfettamente informati di tutta la nostra attività, si rendevano conto delle difficoltà che un imprenditore deve affrontare per diffondere, distribuire, pubblicizzare e vendere i propri prodotti. Alcuni esponenti delle banche venivano alle nostre manifestazioni, alcuni leggevano i nostri libri.
Abbiamo invitato banchieri, economisti e imprenditori ai nostri congressi, certo; li abbiamo interrogati intorno alla loro esperienza, abbiamo raccolto e pubblicato queste inserviste in molti libri. La stessa cosa abbiamo fatto con scrittori, artisti, compositori, informatici, esponenti della dissidenza in vari paesi.
Siamo accusati di avere invitato banchieri per averne in cambio finanziamenti. È un’accusa ridicola. Fin dagli anni settanta, noi abbiamo pubblicato libri di economisti, banchieri, imprenditori, li abbiamo invitati ai nostri congressi, ai convegni, non per ottenere favori, ma per un interesse intellettuale, scientifico, culturale, li abbiamo coinvolti nel progetto di un secondo rinascimento, per un’Europa migliore e abbiamo promosso un dibattito internazionale straordinario, proprio intorno a questi scritti.
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Fino al 2009-2010 abbiamo sempre onorato i nostri impegni con le banche: affidamenti e mutui. Le difficoltà sono intervenute in seguito inizio della verifica fiscale, in particular dopo il marzo 2009, e ancora di più dopo il sequestro delle due Ville, poi revocato. La nostra attività è stata completamente stravolta. Tutte le nostre forze sono state indirizzate a fare fronte all’attività della GdF, culminata nella diffusione del comunicato stampa denominato Operazione Guru, il 7 giugno del 2011. Il comunicato è stato ripreso dai media di tutto il mondo, diffuso in rete, e ha avuto i suoi effetti devastanti. Di conseguenza, le banche hanno messo in sofferenza le varie posizioni delle nostre società e cihanno tolto ogni operatività.
Respingo in modo assoluto l’accusa che io, o altri, abbia compiuto falsecomunicazioni sociali finalizzate alla commissione di reati di truffa in danno di istituti di credito al fine di ottenere finanziamenti.


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UN PROCESO SIN  PRUEBAS

Cristina Frua De Angeli

(Declaraciones espontáneas presentada el 10 de septiembre de de 2015).

En mi libro, “¿Quién es esta hermosa princesa?” (1994), se presenta la historia de mi itinerario intelectual. Se inició en 1974 en el movimiento cultural fundado por Armando Verdiglione.

Revelo la historia del nacimiento de la industria lombarda a través de los archivos, cartas, testimonios de Breda y De Angeli Frua, una dinastía de grandes industriales que han creado empresas de la nada y han hecho una contribución significativa al desarrollo industrial de nuestro país; sino también de Gunalachi, nativo de la isla de Creta, de la Rusic y de Topic, constructores de buques que transportaban mercancías por todo el Mediterráneo y América,  llegaron a Trieste, en la primera parte del siglo XX, ciudad abierta y cosmopolita, y sus vidas se entremezclaron con la literatura y la cultura.

La mía es una familia de coleccionistas de arte. Mi bisabuelo, Ernesto Breda, el fundador
de las acerías de Breda, que tenía una buena colección de arte del siglo XIX; mi abuelo

Carlo, con talento industrial, es reconocido internacionalmente como uno de los más grandes coleccionistas del arte del siglo XX en Europa, un amigo de Picasso, fundador de revistas El arte, la fuente de financiación de artistas y galerías, como el Million Ghiringhelli. Continué, en lo que pude, su trabajo. Recogí las obras de arte, me encontré y escribí con artistas, pintores y escultores en varias partes del mundo y he vendido obras de arte.

Mi colección está en Villa San Carlo Borromeo. No tengo con ella ninguna ganancia: el
propósito era aumentar la riqueza de la Villa San Carlo Borromeo y que las personas admiren las obras en la casa histórica, en un museo vivo, en lugar de mantenerlas para mí, guardada en la caja fuerte. Las ventas las obtuve después de consulta a los expertos, los expertos fiscales, abogados, por lo que eran transparentes y justas.

De mi abuelo Giorgio Gunalachi tuve la primera edición completa de Gesammelte
Werke de Sigmund Freud. De ahí mi curiosidad por el psicoanálisis, lo cual influyó en
mis estudios y mi vocación.

Usted entiende cómo, en este terreno de la familia, surgió la idea de encontrar una combinación entre el arte, la cultura y los negocios; continuar, en algo diferente y nuevo, la tradición que tenía raíces profundas; devolver, así, en la medida de lo posible, el patrimonio cultural y la producción artística. Ese testigo.

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En 1974 empecé a asistir al movimiento cultural fundada por Armando Verdiglione, y desde entonces mi educación nunca ha cesado.

En 1978 formé con algunos amigos, la editorial Spirali LTD, para la edición de
libros y revistas (www.youtube.com/user/spiraliedizioni). Juntos, fundamos "Spirali. Diario de la cultura internacional ", con una tirada de cincuenta mil ejemplares distribuidos en toda Italia, en los quioscos y las librerías, y con cientos de suscriptores en Italia y en el extranjero. Fundé la Asociación de Amigos de Spirali, que se extendió en muchas ciudades italianas, de norte a sur, contribuyendo a la promoción, ventas, organización, reuniones y presentaciones de la revista y los libros.

Asociaciones, que están tipificados aquí vergonzosamente de asociación ilícita, o que se consideran inexistentes, cooperaban y siguen cooperando hoy, casi cuarenta años después, cientos y cientos de personas diferentes para el desarrollo social de fondo, casta, nacionalidad, lengua, estudios, formación, educación, profesión, calidad, habilidades; Las personas que se dedican durante años parte de su día a la promoción y creación de eventos, convenciones, cursos, master, festivales, libros, revistas, artículos, exposiciones, la promoción de artistas y de obras de arte, restauración de la histórica, llena de segundo renacimiento de las artes y las ciencias, por la Europa de la cultura y el arte.

Todo este esfuerzo requiere disciplina, la humildad, la inteligencia, la dedicación, la preparación de cualidades y resultados precisos, trabajo diario, que nunca ha tenido descanso, sin vacaciones, sin pausas, han colaborado cientos y cientos de personas e intelectuales jóvenes, entre ellos muchas mujeres – son los "adeptos"? ¿Por qué, incluso hoy en día, cuando una mujer está dedicada a una causa, siempre hay alguien que crea que no…?

Nos debemos por encima de todo a  la idea de que todo esto va a ayudar, es un grano para construir una sociedad en la que la cultura y el arte sean la base de la vida civil, y la belleza ya no sea objeto de la envidia y de la persecución social.

La lingüística, el psicoanálisis, la filosofía, la historia del arte, cifrematica, brainworking, publicación, traducción de ensayos y libros, edición de revistas, desde la redacción de los textos hasta paginación e impresión, y luego la distribución, promoción, difusión y venta: éstas eran las áreas de mi negocio.
He recogido, con otros amigos, anuncios para revistas y Spirali y Spirales (dos revistas
diferentes, con diferentes autores y artículos, que fueron publicadas una en Italia y otra en
Francia). Me presenté en las grandes empresas y ofrecía páginas en color que aquí hay una nueva revista, dije, una revista de la cultura y el arte, y me miró con curiosidad, era la primera vez que una revista cultural acepta publicidad. Casi siempre que me dijeron adiós con un contrato firmado. Organizamos debates y presentaciones en todas las ciudades de Italia, a través de las muchas asociaciones que surgieron por iniciativa de jóvenes.

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Un movimiento imparable. Fueron la años de la violencia y el odio, el terrorismo y las drogas.
¿Cuántos y cuántos viajes de todo el mundo para recoger testimonios y entrevistas,
artículos y contribuciones de grandes escritores, directores de cine, gente de teatro, psicoanalistas, arquitectos, desde Burroughs, Ferlinghetti, de Moravia a Calvin, de Prezzolini y Jean d'Ormesson a Jurij Naghibin, Carmelo Bene, Fellini, Michelangelo Antonioni, Lina Werthmüller, de Alain Robbe-Grillet a Krzysztof Zanussi, de John Cage a Lukas Foss, Thomas Szasz a Octave Mannoni, de Elie Wiesel a Marek Halter,  Amos Oz, Shusako Endo y Kenzo Tange, sino también a los empresarios y científicos, físicos e informáticos, expertos en marketing y publicidad, estilistas y diseñadores, compositores y artistas, fue la creación de una extraordinaria plataforma de debate internacional, fuera de cualquier marco ideológico.

Los recuerdo uno por uno, con sus rostros, sus nombres, chistes, sonrisa. En las páginas de Spirali, en los pasillos de nuestras asociaciones y la Fundación, en las ciudades de Italia y de Europa, en Milán, en via Crivelli y Piazza Duomo, Via Victor Hugo y la Villa San Carlo Borromeo, en nuestras conferencias en todo el mundo, desde Tokio a Nueva
York, desde Caracas a Jerusalén desde Moscú a San Petersburgo, Londres, París, Lisboa,
Frankfurt, Ljubljana, por la fundación  han pasado los mejores exponentes de la civilización, y cada cual podía hablar libremente de una manera abierta y traer su experiencia y su novedad.

El propósito de nuestra asociación, el motivo de la constitución de la sociedad es y
siempre ha sido exclusivamente cultural. Empresas reales, con sus estatutos reales, sus actividades de negocio, de acuerdo con la ley.

Todo mi trabajo en los últimos 40 años muestra que el propósito de la editorial. Yo ayudé a publicar libros, por la cultura, y desde luego no se evadió  impuestos.
Repito que todas las facturas, documentos contables y notas de venta se refieren a operaciones reales, en la cuales está documentado el trabajo de muchas personas, como lo demuestra la intensa actividad antes de las empresas en Spirali, y a continuación, la segunda empresa s.r.l

Renaissance s.r.l.: publicó 1000 libros, revistas, 8 20.000 40.000 autores, generó derechos de autor, cientos y cientos de congresos, conferencias, festivales, exposiciones, presentaciones de libros, participación en ferias internacionales, la digitalización de los textos, documentos de archivo, producción de fotos, miles de horas de grabaciones de vídeo, audio, cine, construcción de los sitios y portales, creación de museos (Museo de los Spirali, Zephyros Museum, el Museo Villa San Carlos Borromeo, etc.).

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Miles de críticas y artículos dedicados a los libros, publicados en Italia y en el extranjero, cientos libros adoptados en varias universidades como los medios de estudio y formación, y traducción de autores italianos en el extranjero.

Con nuestro trabajo, a través de las empresas y asociaciones, hemos promovido la
lectura, escritura, traducción, dimos a conocer a muchos autores italianos en el extranjero,
éramos embajadores ante de la literatura hecha en Italia y de la cultura y el arte en todo el
mundo. Hemos ayudado a dar a conocer en Italia, a través de la traducción y publicación de sus libros, a grandes escritores extranjeros, hemos introducido un debate internacional
que estaba ausente en Italia.

Para dar sólo un ejemplo, los exponentes más significativos del debate cultural en Francia
de los últimos cuarenta años se encuentran entre los autores de nuestra editorial: André Glucksmann, Bernard-Henri Lévy, Jacques Henric, Vivianne Forrester, Jean Daniel, Jacques Attali, Alain Finkielkraut, Jean-Toussaint Desanti, Robert Badinter, Eugène Ionesco, Marek Halter, Jean-Pierre Faye, André Fontaine, Jean d'Ormesson, por nombrar sólo unos pocos.

Hemos creado una escuela de la publicación y un taller donde cientos jóvenes en los últimos años han sido capaces de tratar de formarse en la traducción, en el cuidado editorial de paginación, en la investigación histórica, todo el proceso de edición, iconográfico, bibliográfico. Han aprendido artesanía de calidad, en el campo, y se han aprovechado de sus vidas.
Por este inmenso esfuerzo, el trabajo llevado a cabo durante muchos años del que estoy orgullosa, firmemente rechazo las acusaciones que me hacen.

De esto y mucho más, yo estaba involucrada a tiempo completo antes del 18 de noviembre del 2008. Los bancos con los que hemos trabajado, y los funcionarios de los bancos, directores, presidentes. Tuve la oportunidad de conocerlos, fueron completamente informado de todas nuestras actividades,

Eran conscientes de las dificultades que un empresario tiene que hacer frente al difundir, distribuir, anunciar y vender sus productos. Algunos representantes de los bancos eran
nuestras manifestaciones, algunos estaban leyendo nuestros libros. Hemos invitado a los banqueros, economistas y empresarios a nuestros congresos por supuesto; ellos nos

interrogaron sobre nuestra experiencia, hemos recogido y publicado estas entrevistas
en muchos libros. Lo mismo que hicimos con escritores, artistas, compositores, representantes de los disidentes en varios países.

Se nos acusa de tener banqueros invitados a cambio de financiación. Ridícula acusación. Desde los años setenta, hemos publicado los libros de economistas,
banqueros, hombres de negocios, que fueron invitados a nuestros congresos, sus conferencias, no para obtener favores, sino para levantar el proyecto intelectual, científico, cultural, de un segundo renacimiento, por una Europa mejor, y hemos promovido un debate extraordinario internacional, precisamente en torno a estos escritos.

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Hasta el período 2009-2010 siempre hemos cumplido nuestros compromisos con los bancos: de crédito e hipotecas. Las dificultades se han producido como resultado del inicio de la inspección fiscal, en particular después de marzo de 2009, y aún más después del secuestro (embargo) de dos villas, orden que luego se levantó. Nuestro negocio ha sido completamente cambiado. Todos nuestros esfuerzos se han dirigido para hacer frente a las actividades de GDF, que culminaron en la publicación de este comunicado de prensa llamado Operación Guru, 7 de junio de 2011. La declaración fue llevada a los medios de comunicación de todo el mundo, que se extiende a la red, y ha tenido sus efectos devastadores. En consecuencia, los bancos han puesto limitaciones en las diversas operaciones de de nuestra sociedad.

Rechazo absolutamente la alegación de que yo, u otros, hayan incurrido en falsascomunicaciones corporativas encaminadas a la comisión de delitos de fraude en perjuicio de prestamistas a fin de obtener financiación.

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